sabato 22 febbraio 2014

Viburno

Viburnum L.1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia Caprifoliaceae(Adoxaceae secondo la classificazione APG), originario dell'EuropaAmerica e Asia.

Ottima pianta da siepe e da apicoltura, fiorisce da gennaio ad agosto ed è un'ottima fonte di nettare.
Ha una crescita abbastanza veloce e una fioritura rigogliosa.

In alcune specie di Viburno, il decotto di foglie viene utilizzato come lozione per scurire i capelliLe parti della pianta usate in decotti e lozioni hanno proprietà astringenti e anti diarroiche.
L'infuso di fiori freschi invece ha proprietà purgative.

Sambuco

Il sambuco comune (Sambucus nigra L.) è una pianta angiosperma dicotiledone legnosa a foglie decidue. È una specie molto diffusa in Italia soprattutto negli ambienti ruderali (lungo le linee ferroviarie, parchi, ecc.), boschi umidi e rive di corsi d'acqua.


I fiori sono ricercati dalle api e danno un buon profumo al miele, i fiori e le bacche mature (esclusi i semi) sono commestibili, tutte le altre parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi.Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante.

Qui:
http://blog.giallozafferano.it/fablesucre/tag/sciroppo-di-sambuco-fatto-in-casa/
ho trovato la ricetta per fare lo sciroppo in casa

domenica 16 febbraio 2014

Ancora zucchero a velo


La capacità di abbattimento non è tale da renderlo uno strumento di lotta ma può essere considerato però un ausilio interessante. Dopo 10 minuti si può già effettuare il conteggio delle Varroe cadute. Queste in minima percentuale continuano a cadere fino a 20 minuti dall'aspersione con lo zucchero a velo, poi cessa l'effetto.

martedì 11 febbraio 2014

Alisso

Alisso (Alyssum L.1735) è un genere di piante, erette erbacee e perenni (o annuali), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.
Fiorisce da Aprile ad Ottobre, non ho trovato informazioni particolarmente interessanti di questa pianta mellifera a parte ovviamente il suo lungo e prosperoso periodo di fioritura e alla sua indiscutibile bellezza.

Calendula

La calendola o fiorrancio (Calendula officinalis L.1753) è una pianta dellafamiglia delle Asteraceae.
Nell'uso domestico i fiori secchi si fanno macerare in olio d'oliva (50g per mezzo litro) per produrre un rimedio per bruciature eustioni. Si utilizza anche come impacco decongestionante.
Fiorisce da Giugno a Novembre inoltrato, la pianta dev'essere posta al sole diretto.


domenica 9 febbraio 2014

Un anno di lavori in apiario

Questo video è molto interessante e mostra il ciclo annuale di un grande apiario/fattoria didattica

sabato 8 febbraio 2014

Apicoltura




Oggi sto studiando: QUESTO

Evodia Tetradium Danielli o Albero del miele

Pianta di origine Coreana con potenziale mellifero molto elevato
Molto ridondante nelle lezioni di apicoltura che sto frequentando è la citazione di questo alberello di origine orientale che pare sia una vera e propria manna per le api tanto da essere soprannominata "Albero del miele". Oltretutto aiuta le api, grazie ai suoi principi attivi a rafforzare le difese immunitarie a combattere i disturbi intestinali e le infezioni batteriche.
Per quanto riguarda il miele ricavato da questo albero sembra che il sapore sia piuttosto insolito e ricordi un po' il sapore di un farmaco.
In tarda estate produce fiori bianchi raggruppati a grappolo, dal profumo intenso e molto attrattivi, questo albero è molto utile per la sua fioritura tardiva che va ad aiutare le api in un periodo dell'anno dove la maggior parte delle altre piante hanno ormai esaurito la loro fioritura aiutandole perciò ad immagazzinare scorte per lo svernamento. È molto resitente al freddo e ai periodi di siccitàPare anche cresca piuttosto in fretta, quindi penso che questo bell'albero non mancherà nel nostro orto / giardino.


Dimostrazione base pratica di apicoltura


Facelia

La Phacelia tanacetifolia (anche Facelia) è una pianta annuale della famiglia delle Hydrophyllaceae (Boraginaceae secondo laclassificazione filogenetica)

La Facelia è una pianta annuale con portamento eretto che può raggiungere un metro di altezza. Il fusto è cavo. Il fiore produce polline e nettare di altissima qualità e attrae le api.La pianta serve soprattutto come cultura da sovescio per concimare il terreno in modo naturale in quanto cede al terreno grandi quantità di azoto.

Nocciolo

Il nocciòlo (Corylus avellana L.1753) è una pianta appartenente alla famigliaBetulaceae.[2]
La fioritura del nocciolo avviene tra Febbraio e Marzo. Per la sua fioritura precoce è importantissimo in quanto fornisce polline all'inizio della stagione, quando riparte l'allevamento della covata.

Ogni pianta ha fiori unisessuali, distinti in maschi e femmine, i fiori maschi sono i più appariscenti e sono costituiti da lunghi filamenti (amenti) che si formano in estate, in inverno liberano un gran quantità di polline che viene trasportato sui fiori femminili, piccoli e poco appariscenti se non fosse per il loro colore rosso vivo. 


venerdì 7 febbraio 2014

Zucchero a velo e farina di diatomee




Durante la scorsa lezione di apicoltura il docente ci ha rivelato un nuovo metodo appena sperimentato per la lotta biomeccanica alla Varroa.
Consiste nel preparare un miscuglio di zucchero a velo e 15% farina di diatomee (diatomite usata nella filtrazione di alcuni vini) cospargendo bene ogni telaino coinvolgendo il maggior numero di api pare che molti degli acari si stacchino per mancanza di presa sul corpo delle api e scivolino sul fondo mobile nel giro di pochi minuti.


Fasi di sviluppo delle api




Le api sono creature incredibili, il loro ciclo vitale è veramente affascinante ed insolito (almeno per noi mammiferi ovviamente)
Le api adulte si dividono in 3 categorie:


  1. La regina
  2. Le operaie
  3. I fuchi
La regina
è lei il fulcro dell'alveare, da sola depone tutte le uova necessarie allo sviluppo della colonia e tramite il rilascio di particolari feromoni comunica con le altre api. È l'unico individuo fertile all'interno della famiglia.

Le celle reali, per lo sviluppo delle api regine sono grandi e a forma di ditale, facilmente riconoscibili.
Sono le api operaie a scegliere una larva che verrà allevata come nuova regina. Quando esse percepiscono che la regina è troppo vecchia o se l'alveare rimane orfano, le operaie prendono qualche larva femmina e la nutrono unicamente con pappa reale per completarne l'evoluzione dell'apparato riproduttivo. Essa si sviluppa in una cella (la cella reale) appositamente costruita, più grande delle ordinarie celle dell'alveare, e che è orientata verticalmente anziché orizzontalmente.

TipoUovoLarvaCella chiusaPupaPeriodo di sviluppoVolo nuzialeDeposizione delle uova
Regina3 giorni5 1/2 giorni7 1/2 giorni8 giorni16 giornicirca 20 giornicirca 23 giorni

I Fuchi
i fuchi sono i maschi della specie, vengono deposti in cellette visibilmente più grandi rispetto a quelle da ape operaia e gli opercoli delle celle da fuco sono ben distinguibili.
Il fuco si sviluppa da un uovo non fecondato, la regina infatti può deporre uova in celle piccole che prima di essere deposte escono fecondate dall'addome della regina, la deposizione dell'uovo in celle più larghe a quanto pare non permette la fecondazione dell'uovo stesso e quindi determina lo sviluppo dei fuchi.
I fuchi non sono provvisti di pungiglione e il loro scopo primario è quello di fecondare le regine vergini che a primavera effettuano il volo nuziale, durante l'accoppiamento il fuco muore. Una regina può accoppiarsi durante il suo volo (che dura circa una ventina di giorni) con circa trenta fuchi diversi.
I fuchi pare siano utili anche all'interno della colonia per la trofallassi, per contribuire a scaldare le larve ed arieggiare il favo.
La produzione di apposite celle da fuco durante alcuni periodi dell'anno allo scopo di distruggerle è una lotta biomeccanica contro l'acaro della Varroa e contribuisce alla salute dell'alveare, in quanto gli acari della varroa prediligono le celle da fuco per riprodursi più numerosamente.
  
L'uovo del fuco schiude in 3 giorni come tutte le altre uova, la metamorfosi dura 10 giorni e l'insetto sfarfalla a 24 giorni.
L'acaro della varroa entra nella cella del fuco prima che questa venga opercolata, quindi intorno al nono giorno e per il trattamento di drenaggio della varroa, la covata da fuco dovrà essere distrutta attorno al 23esimo giorno, assolutamente prima che i fuchi sfarfallino.

Le api operaie
L'ape operaia è una femmina resa sterile dai feromoni inibitori, o di coesione della colonia, della regina del suo alveare.L'uovo si schiude in 3 giorni e la larva che ne esce viene nutrita con pappa reale per  3 giorni, dopo di che cominceranno ad alimentarla con polline e miele per altri 2 o 3 giorni, intorno all'ottavo o nono giorno la loro cella viene opercolata e inizia la metamorfosi. L'operaia sfarfalla al 21°giorno.

Dal momento in cui sfarfalla nel periodo estivo l'operaia vive circa 40 o 45 giorni.
  • giorni 1 e 2: Pulizia delle celle e riscaldamento della covata
  • dal giorno 3 al giorno 5: nutrimento delle larve adulte
  • dal giorno 6 al giorno 13: nutrimento delle larve giovani, nutrimento e cura della regina, servizio immagazzinamento provviste miele e polline.
  • dal giorno 14 al giorno19: Pulizia alveare, Ventilazione, Costruzione dei favi di cera, voli di esplorazione
  • giorni 20 e 21: guardia dell'alveare
  • dal giorno 22 fino alla morte: esplorazione dell'ambiente, provviste d'acqua, raccolta nettare, polline, propoli
L'operaia è dotata di apposite cestelle nelle zampe posteriori dove accumula il polline raccolto durante i voli di bottinatura.


Borragine

La borragine (Borago officinalisL.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delleBoraginaceae.
Sia le foglie che i fiori della borragine (cotti) sono commestibili e largamente utilizzati in cucina. Ne è sconsigliato l'uso a crudo. È una pianta officinale dalle molteplici proprietà.
Per l'apicoltura era ed è considerata una pianta adatta se ne piantava un gran numero vicino agli alveari, poiché il suo nettare conferisce al miele un aroma particolarmente gradevole.


Robnia Pseudoacacia o Acacia

La Robinia pseudoacacia L., in italiano robinia o acacia[1], è una pianta dellafamiglia delle Fabaceae, note anche come Leguminose, originaria dell'America del Nordnaturalizzata in Europa e in altri continenti
Pianta di fondamentale importanza per l'apicoltura, le produzioni di miele monofloreali della Robinia ci danno il miele di acacia. Fiorisce ad Aprile e Maggio.
La Robinia può essere considerata infestante se lasciata al suo destino, però ha un'azione benefica sul terreno in quanto fissa l'azoto.
I fiori di robinia dovrebbero essere commestibili, non ho mai provato ma ho trovato questa ricetta per le FRITTELLE DI ROBINIA

Malva

Malva L. è un genere di piante della famiglia delle Malvaceae.


Fiorisce da marzo ad Ottobre e quindi di notevole aiuto per le nostre api.

Naturalmente il mio primo approccio all'apicoltura non comprenderà la produzione di mieli monofloreali, attenderemo di essere più esperti e preparati prima di poter affinare la tecnica di produzione.

Nel frattempo ci preoccuperemo di dare nel nostro orto/giardino un'abbondante fioritura annuale con piante di vario tipo. Tra quelle che abbiamo scelto c'è anche la Malva, coriacea e infestante, la malva è dotata di proprietà antinfiammatorie e anti-stipsi, aiuta in caso di colite, tosse e laringite. Pare sia anche ottima da mangiare sia cruda che cotta, non l'ho mai assaggiata in cucina, solo in tisana sinceramente, però proverò!

Melissa officinalis

La Melissa officinalis o melissa è una pianta erbacea spontanea, perenne e rustica, molto ricercata dalle api ed è appunto per questo motivo che prende il nome dal greco mélissa.

Cresce spontaneamente in Italia, è una pianta perenne e la si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose; viene inoltre coltivata nei giardini. È nota per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata anche come erba aromatica.
La fioritura va da Giugno a Settembre.La conservazione della melissa viene fatta tagliando la pianta quando è ancora in fiore: si legano i rami in piccoli fasci e si appendono ad essiccare in un locale fresco e asciutto.I fiori essiccati vengono usati per decotti e infusi, le foglie fresche invece possono essere usate come erba aromatica in cucina.La semina avviene in primavera direttamente all'aperto. Si possono anche moltiplicare per divisione dei cespi interrando le piantine ad una distanza di circa 30 cm in modo che abbiano spazio sufficiente per crescere e infoltirsi; in questo periodo le piantine andranno annaffiate abbondantemente; solo quando le piantine avranno attecchito bene le annaffiature andranno ridotte in modo da non compromettere il contenuto aromatico delle piante.

Rosmarino

Il rosmarino (Rosmarinus officinalisL.1753) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Il Rosmarino è un'altra delle piante che più ci è stata consigliata come aiuto per le nostre api, infatti di questa pianta ne stiamo moltiplicando diverse talee da mettere a dimora nello spazio riservato al nostro Orto/Giardino.
Il grande aiuto che ci da questa pianta è la sua fioritura che va da marzo fino ad ottobre inoltrato e quindi è di supporto alle api per ben 8 mesi l'anno.

Lavanda

Lavandula L. è un genere di piante appartenenti alla famiglia della Lamiaceae che comprende circa 40 specie, tra cui la comune lavanda. (Cit. wikipedia)
La Lavanda è una delle piante che fino ad ora ci hanno maggiormente suggerito durante il corso. In  generale la fioritura della lavanda si attribuisce al periodo che va tra Giugno e Luglio, le mie ricerche hanno visto però che questo varia dalla tipologia di lavanda che si andrà a piantare, la fioritura della lavanda comune avviene tra primavera ed estate, quella della Lavanda latifolia tra estate ed autunno, mentre la Lavanda stoechas fiorisce in primavera. Italia non si ottengono mieli uniflorali di questa specie data l'assenza di vaste superfici specializzate a lavanda, come invece avviene in provenza, dove la lavanda viene coltivata in grandi distese.

Dalla lavanda si ricava l'essenza distillando i fiori freschi in corrente di vapore.
Oppure i fiori vengono essiccati in mazzetti profumati posti in un luogo lontano dal sole e asciutto, ben arieggiato per evitare marciumi.
Le spighe vanno raccolte alla base tagliate con una forbice, mai strappate.

L'avventura comincia


   

Ecco che comincia questa nuova avventura. Perchè proprio l'apicoltura? Beh perchè è una cosa che mi è sempre frullata per la testa e mi ha sempre profondamente affascinata, perchè le api sono degli animali straordinari e più si impara a conoscerle più ci si rende conto di quanto siano preziose e capaci.

Oltretutto sono fondamentali per la nostra ecologia, ma stanno diventando sempre più fragili, bisogna proteggerle e curarle.

Dunque, come sta iniziando questo nuovo percorso?
Non è una scelta nata a caso, così tanto per aumentare il reddito, anche perchè per avere un piccolo reddito con le api servono assai più di 3 arnie (noi cominceremo con questo numero di famiglie). Ma con determinazione e impegno, se tutto andrà per il meglio e riusciremo ad ampliare l'apiario e realizzare la sala di smielatura potremmo anche concederci la possibilità di farlo diventare un lavoro primario e di cambiare vita.

Da almeno 3 o 4 anni stiamo pensando di intraprendere questo tipo di "allevamento", mia madre possiede un piccolissimo fazzoletto di terra e abbiamo deciso di sfruttarlo per mettere su qualche arnia, visto che noi stessi siamo grandi consumatori di miele e propoli e comunque le api non hanno bisogno di appezzamenti troppo grandi.
Mia sorella ha frequentato la scuola di agraria e attualmente studia presso l'agripolis, tramite sue conoscenze siamo venuti a sapere dei corsi indetti dall'APA Pad (Associazione Patavina Apicoltori in Padova) più vicini a noi..
Ad Ottobre,  abbiamo partecipato al convegno di apicoltura che si tiene ogni anno alla meravigliosa Abbazia di Praglia (se vi capita di essere in questa zona andate a visitarla, ne vale veramente la pena) durante il quale si illustravano i vari utilizzi dei prodotti delle api, le malattie più comuni, in particolar modo la piaga dell'acaro della Varroa. Li ho acquistato il manuale che sto studiando "Apicoltura tecnica e pratica" :

 
Il libro spiega in maniera molto chiara e semplice come cominciare al meglio l'attività apistica, e mi sta aiutando parecchio a seguire e comprendere le lezioni al corso di apicoltura.

La settimana prossima ci sarà la lezione teorica conclusiva del corso, poi si aspetterà Marzo per visitare un apiario dal vivo. 
Ad Aprile dovremmo installare le nostre prime 3 arnie nel piccolo terreno che stiamo preparando appositamente per loro.

In questo momento stiamo studiando quali sono le piante migliori per aiutare le nostre api a bottinare durante l'anno.
Ieri il tempo è stato clemente quindi mia madre e mia sorella hanno cominciato a moltiplicare alcune piante che porremo a dimora una volta che avranno messo radici.

Appena possibile acquisteremo anche altre piante che stiamo selezionando per le qualità mellifere e nettarifere oltre al fatto che dovranno essere robuste, utilizzabili anche per altri scopi oltre che alla pura apicoltura e ben adatte al nostro habitat.
In questo diario vorrei elencare quello che di utile ho imparato, le schede e le fioriture delle piante che ho trovato interessanti e l'evoluzione di questa nuova avventura.